Manufacture de l’Ephémère, intervista al CEO François BOURDIN

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La Manufacture de l’Ephémère è un’azienda d’eccellenza nel cuore della Loira, in Francia, oggi leader nel mercato nazionale del tissue grazie a una doppia anima: l’azienda CGMP, azienda familiare che da oltre 60 anni produce tovaglioli e tovaglie di carta, e la cartiera Le Bourray, primo produttore francese di carta tissue colorata, sul mercato da oltre 150 anni e dotata di un laboratorio creativo interno che crea colori su misura in oltre 200 tonalità per i propri clienti. Sul mercato, i loro prodotti sono conosciuti col marchio Nap, acronimo di “Nous Avec Passion” (noi con passione) e simbolo di originalità, creatività e qualità. In questa intervista il CEO François BOURDIN racconta la loro visione del mercato e della tecnologia OMET.

Quando e dove è stata fondata l’azienda?
L’azienda CGMP è stata fondata nel 1954 da mia suocera Lucienne Stepak a Parigi. Nel 1974 l’azienda si è trasferita a Tuffé, vicino a Le Mans e vicino alla Papeterie Le Bourray, il nostro principale fornitore di carta tissue. Mia moglie Céline Bourdin Stepak ed io abbiamo rilevato l’attività nel 2004 e Celine Bourdin è il nostro presidente.
Quattro anni fa, nostro figlio Charles Bourdin è entrato a far parte dell’azienda come direttore delle vendite e da gennaio 2023 il nome dell’azienda è cambiato in “Manufacture de l’Ephémère”, il che significa che siamo un produttore francese di beni di consumo.

Quali sono state le principali fasi di sviluppo dall’inizio ai giorni nostri?
Inizialmente, CGMP produceva tovaglie di carta in diverse misure, e rotoli. Nel 1972 abbiamo iniziato a produrre tovaglioli per completare la nostra gamma. Nel 1989 abbiamo avviato la produzione di tovaglioli airlaid e nel 1998 abbiamo iniziato ad utilizzare la tecnologia punta-punta. Nel 2019 abbiamo acquisito la cartiera Le Bourray, leader nella produzione di carta tissue colorata.

Quanto è grande l’azienda oggi?
La Manufacture de l’Ephémère ha 145 dipendenti, uno stabilimento di 25.000 metri quadrati, che comprende produzione e magazzino, e 40 milioni di fatturato.

Come è organizzato il vostro processo produttivo?
Attualmente lavoriamo su 3 turni in due diverse officine. Una per i tovaglioli stampati e l’altra per quelli normali.

Come siete venuti a conoscenza delle macchine OMET e quando avete deciso di investire nella tecnologia OMET?
Lavoriamo con OMET da oltre 40 anni: è una lunga collaborazione. Ogni volta che OMET introduce una nuova tecnologia (punta punta, stampa digitale, ecc.) siamo i primi in Europa ad investire in quella tecnologia.

Siete soddisfatti della scelta effettuata in termini di prestazioni e servizio?
Abbiamo appena acquistato una nuova OMET TV503 Line per sostituire una vecchia macchina OMET acquistata più di 20 anni fa. La collaborazione è così di lunga data perché crediamo che OMET abbia la tecnologia più performante per i tovaglioli di carta, la migliore capacità di lavorare il tissue della cartiera Le Bourray, eccellente affidabilità e solidità.

Come siete posizionati sul mercato francese?
Siamo il più grande produttore di tovaglioli di carta in Francia e il nostro mercato è solo francese.

Come vede l’evoluzione del mercato nel prossimo futuro?
Purtroppo il mercato è in contrazione da qualche anno, il Covid e la crisi economica che stiamo vivendo hanno cambiato il comportamento dei consumatori e la ristorazione ne risente. Prevedo una leggera flessione dei volumi nei prossimi due anni.

 

 

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