Tissue, il settore riparte con un cambiamento epocale dei consumi
“Nel periodo della pandemia, il settore tissue ha registrato una vera e propria rivoluzione nell’uso dei prodotti in carta, in particolare di quelli considerati “accessori” come asciugamani in carta, tovaglioli, prodotti facial tissue. La loro domanda è in forte crescita nel settore at home, ma registra una leggera flessione nel settore away from home (ristorazione, mense)”. Marco Calcagni, Direttore Marketing & Sales di OMET, fornisce la sua analisi del mercato proprio all’inizio del 2022.
“L’interfogliato, in particolare, ha registrato un aumento di richieste sia per una crescente attenzione dei consumatori verso l’igiene – preferiscono toccare un prodotto solo – sia in conseguenza di provvedimenti tesi ad eliminare, in alcuni Paesi, gli asciugatori ad aria negli ambienti pubblici, perché ritenuti dannosi per salute.
Nelle nostre case entra sempre più l’usa-e-getta, non solo per motivi igienici ma soprattutto perché le nuove generazioni sono in grado di percepire che consumare un tovagliolo di carta costa meno che lavare un tovagliolo di stoffa, per via dei consumi energetici. Questo trend, già ben delineato negli Stati Uniti e nei Paesi Nordici, sta avanzando nei Paesi Continentali ed è destinato ad ampliarsi negli altri.
Il settore sta inoltre registrando una crescente domanda di prodotti monouso in tessuto-non-tessuto o tissue con applicazioni disinfettanti.
Tutto considerato si configura un andamento positivo per il settore, anche dal lato investimenti grazie alla recuperata fiducia nel futuro, nonostante le oscillazioni dei costi della materia prima, la cellulosa, creino qualche difficoltà alle aziende che lavorano su contrattualistiche importanti.
In questo contesto, OMET ha cercato di studiare nuove soluzioni adatte alle esigenze emergenti e sta presentando delle macchine ad elevata produzione, alleggerite nei processi intermedi di lavorazione e taglio. Sono studiate per rendere i processi più efficienti e consentire ai clienti di essere più produttivi e competitivi, rispettando i nuovi must di sostenibilità, riduzione dei consumi energetici e degli scarti.
Ritengo inoltre che la crescita della domanda di prodotti in carta sia assolutamente compatibile con l’attenzione alla sostenibilità: i grandi produttori di cellulosa sono i primi ad occuparsi di ripristinare le foreste per poter preservare la loro materia prima e che a volte riciclare comporta l’utilizzo di agenti chimici dannosi per l’ambiente”.